Raffigurazioni
femminili nell'Antichità |
Schema
degli inserti |
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Ultimo aggiornamento
di questa pagina: |
Domenica 29 Settembre, 2019 15:35 |
FOTO |
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dal
NEOLITICO all'Età dei Metalli nella penisola Italiana |
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Datazione assoluta, circa
7.000 a.C. / Età Romana |
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NOTA: Alcune immagini (*) possono essere ingrandite cliccandoci sopra. | ||||
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Neolitico.
Periodo che corrisponde
alla più recente età della pietra. Si pone dal 7° al
2° millennio a.C. e si distingue per l'allevamento e la coltivazione
dei campi. La forma di vita sedentaria portò nel Vicino Oriente,
fin da 7.000 anni a.C., alla formazione di insediamenti simili a città,
talvolta a città fortificate. Nella lavorazione della pietra vi
è l'innovazione della levigatura, sebbene rimangano in uso anche
molti tipi di utensili mesolitici. E' particolarmente importante il sorgere
della tessitura e della ceramica; la tecnica della lavorazione dell'osso
assume notevole portata.
[GEIUP,
534] |
DESCRIZIONE |
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FONTE
(finché dura) |
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I
T A L I A |
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Italia
Centro-Settentrionale |
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Teglio di Valtellina [I]
(SO), Stele della Grande Madre III mill. a.C. |
Localizzazione
delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio dell'Italia centro-settentrionale. |
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Gaban [I] (TN), riparo
[2] (*) Trentino-AltoAdige 10 cm; 7.000/5.000 a.C.; Mesolitico; Riparo Gaban, Trentino-Alto Adige, corno di cervo Museo Tridentino di Scienze Naturali, (TN) |
Riparo del Gaban [I] (TN), Mesolitico Statuetta femminile su corno di cervo |
Gaban [I] (TN), riparo
[1]
(*) Trentino-AltoAdige. Neolitico antico. Osso, 5.000/4.000 aC. h=cm 6. La parte inferiore e quella posteriore della statuetta, testa esclusa, sono colorate con ocra rossa. Museo Tridentino di Scienze Naturali, (TN) |
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HSS-A&S,
fig. 122 Cortesia: Giuseppe De Micheli |
HSS-A&S,
fig. 123 Cortesia: Giuseppe De Micheli |
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Vicofertile
[I] (PR) (*)
Dea Madre. 4.500 a.C. Lunghezza=20cm.
circa |
Moncigli [I] (MS),
Scultura litica antropomorfa (Disegno). h=mt.1,
Eneolitico, III millennio a.C. Museo Archeologico del Castello di Pontremoli, Italia. |
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Arene Candide [I] (1)
(SV), scultura antropomorfa femminile in terracotta.
Priva originariamente di braccia e con testa rotta e non trovata. h=cm.7.
Neolitico |
Arene Candide [I]
(11) (SV), Terracotta,
Neolitico |
Arene Candide [I] (12)
(SV) Finale Ligure. Una statuina femminile
di terracotta dalla Caverna delle Arene Candide Museo archeologico del Finale. |
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Italia
Centro-Meridionale |
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Localizzazione delle
Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio dell'Italia centro-meridionale.
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Bracciano [I] (RM),
7000/3500 a.C. (*) Neolitico
Antico, Venere de La Marmotta,
ritrovata sotto il pavimento di una capanna-santuario. Steatite verde, mm.48 mm x22,44 Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini. |
Grotta Pacelli [I] Castellana
Grotte (BA) terra
cotta, H= 9,4 cm 3.500 a.C. |
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Passo di Corvo (FG) [1a], Segni a M appaiono ... in particolare al di sotto dei seni, fonte del latte e del nutrimento. ... questa statuetta con maschera e collana a forma di V ha M sulla parte posteriore. Si notano le farfalle, simboli di rigenerazione, sotto le M. Neolitico dell'Italia Meridionale. Passo di Corvo, presso Foggia; 5700-5300 a.C.; alt. 6.5 cm. Marija Gimbutas, Il linguaggio della Dea, Milano 1990, fig. 36, pag. /23 |
Passo di Corvo (FG) [1],
statuetta in ceramica proveniente dal fossato Alpha, 5700/5300a.C. .Rappresenta
una divinità probabilmente connessa al mondo delle acque, come
sembrano indicare gli ideogrammi a zig-zag e a clessidra incisi sotto
il petto. Da S. Tinè "Passo di Corvo e la civiltà neolitica del Tavoliere" Genova 1983. |
Passo di Corvo (FG) [2],
Neolitico, 5700-5300 a.C.
statuetta in ceramica proveniente dal fossato Alpha.
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Canne della Battaglia [I] (FG),
la Dea madre VI
millennio a.C., statuetta neolitica in argilla venuta alla luce
nel 1984 sulla collina di Canne |
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Sterparo [I] (FG) Stele femminile. Eneolitico, 2500/2000 a.C. Museo Civico di Bovino |
Castelluccio dei Sauri [I]
(FG) Stele 1 - Eneolitico, 2500/2000 a.C. |
Cala Scizzo [I] (BA) Grotta marina - Terracotta – Età del Bronzo |
Iapigia [I],
Terracotta, DaunianoIII, 400/300 a.C. -
h=cm.16,7 Collezione privata |
Bisceglie (I) (BA)
- Pietra della dea Madre (?) Le Are Cultuali attestano lunghe frequentazioni nell’Età del Bronzo, legate al Culto delle Acque. Statua-menhir muliebre, “Dea Madre” con accenni ad organi sessuali femminili. h 70 cm, 56 cm l. |
da un dépliant
di PromoDaunia |
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Nola [I] (NA), Copricapo rituale femminile in denti di maiale e placca ossea. Età del Bronzo Museo Storico ed Archeologico di Nola |
Nola [I] (NA) Capanna 4, Statuetta femminile in un'intercapedine, divinità agricola. Età del Bronzo, 1550 a.C. ; h=10 cm, argilla modellata a mano. Museo Storico ed Archeologico di Nola |
Presenzano (CE) , statuetta fittile femminile. VI-V Sec. a.C. |
Teate (Chieti) [I] antefissa
tipo potnia theron,
dal frontone del tempio B della Civitella di Teate, ceramica Chieti, Museo della Civitella |
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foto
dell'autore |
foto
dell'autore |
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Capua [I] (CE) [13],
Tomba 281 - 800 aC circa - Fase 1B Pendagli antropomorfi (9-10). Museo Archeologico Nazionale di Napoli |
Capua [I] (CE) Statuetta
femminile stante. II Secolo d.C. - Calcare Museo Campano di Capua |
Nemi [I] dal Santuario di Diana. 350 a.C. Etrusco? |
Pompei [I] Afrodite Anadyoméne,
“sorgente dal mare”, copia dalla tavola
di Apelle, 305-300 a. C., affresco del
IV stile iniziale. Braccia
alzate 55-60 d. C., Pompei, Regione VI, 15, 7-8, Casa del Principe di Napoli |
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foto
dell'autore |
foto
Luigi Candurro (UAN) |
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Le
Matres Matutae del fondo Patturelli a Capua |
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Tra i numerosi reperti rinvenuti nel Fondo Patturelli di Capua, spiccano le numerose statue delle "madri" (comunemente identificate con la Mater Matuta) con bambini in grembo, avvolti in fasce. Il soggetto è sempre lo stesso: una donna dall'aspetto austero e imponente seduta su una sedia o su un trono con uno o più bambini in braccio (si arriva fino a dodici) che talvolta allatta a seno nudo. La donna è rivestita da un chitone di foggia greca. Le sculture sono state eseguite fra la fine del V e la fine del II secolo a.C. Nelle statue più antiche è in genere presente un solo bambino, le più recenti appartengono alla fase di vita romana della città e sono caratterizzate da bambini vestiti alla foggia romana, raffigurati in piedi presso il trono e dalla presenza di iscrizioni sulla spalliera. Sono tutte realizzate in tufo grigio (ignimbrite campana di facies grigia) presente in abbondanza in tutta la regione, il che dimostra la produzione locale. Alcune caratteristiche "arcaiche" sopravvivono in esemplari più recenti (prima metà del IV secolo aC) che mostrano influssi di arte siceliota (magno-greca; vedi anche in questa pagina la Dea Madre di Megara Iblea, 550 a.C. al Museo di Siracusa) e di arte etrusca. I numeri associati alle singole immagini non sono indicativi di un ordine cronologico ma solo funzionali al loro inserimento. |
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Capua [I] (CE)
[1], Madre capuana prearcaica
(VII sec.a.C.?) Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
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Capua [I] (CE)
[2], Madre capuana
(VI/I sec. a.C) |
Capua [I] (CE)
[3], Madre capuana (VI-I sec. a.C) Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE)
[5], Madre capuana (VI-I sec. a.C) Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE)
[4], Madre capuana (VI-I sec. a.C) Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE)
[12], Madre capuana
(VI/I sec. a.C) con 12 bimbi. Museo Campano di Capua |
foto
dell'autore |
foto
dell'autore |
foto
dell'autore |
riproduzione,
fonte non nota |
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Capua [I] (CE) [47]
- Mater Matuta con 2 bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [48]
- Matres Matutae con 1 bambino Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [51]
- Matres Matutae con 1 bambino Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
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foto dell'autore |
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Capua [I] (CE)(*)
[52] Stele con immagine
di cinghiale e scritta in osco |
Capua [I] (CE) [53]
Mater Matuta con 1 bambino Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [54]
Mater Matuta con 1 bambino Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [55]
(*)
Matres Matutae con 1 bambino Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
foto dell'autore |
foto dell'autore |
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Capua [I] (CE) [56]
Mater Matuta con 1 bambino Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [57]
Mater Matuta con 12 bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [57]
Mater Matuta con 6 bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [61]
Mater Matuta con 12 bambini Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
foto dell'autore |
foto dell'autore |
Capua [I] (CE) [62]
Mater Matuta con 8 bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [64]
Mater Matuta con 1 bambino Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [68]
Matres Matutae
con 2 bambini Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
foto dell'autore |
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Capua [I] (CE) [69]
Mater Matuta con 1 bambino Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [70]
Matres Matutae
con bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [71]
Matres Matutae
con bambini Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
foto dell'autore |
foto dell'autore |
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Capua [I] (CE) [72]
Matres Matutae
con bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [73]
Matres Matutae
con bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [76]
Mater Matuta di piccole dimensioni Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
foto dell'autore |
foto dell'autore |
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Capua [I] (CE) [77]
Matres Matutae
con bambini Museo Campano di Capua |
Capua [I] (CE) [78]
Matres Matutae
con bambini Museo Campano di Capua |
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foto dell'autore |
foto dell'autore |
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Valle d'Ansanto [I], Rocca San
Felice (AV) MEPHITIS [1],
(*) |
Valle d'Ansanto [I], Rocca San Felice (AV) MEPHITIS
[2]. Età Romana. Museo Archeologico Irpino di Avellino |
Paestum [I] (SA),
circa 3500 a.C. Neolitico. Statuetta fittile femminile
dallo scavo presso il c.d. Tempio di Cerere. |
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depliant del Museo
Archeologico Irpino |
depliant del Museo
Archeologico Irpino |
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Rapino [I] (CH), frammento, Museo Archeologico Nazionale di Chieti
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Rapino [I] (CH),
Dea di Rapino. "Ceria Giovia", Marrucini; età del bronzo (?) Museo Nazionale di Chieti |
Ostia (I), Grande
Madre Cibele |
Ecate Chiaramonti (I),
scultura romana della triplice Ecate, successiva
ad un originale Ellenistico, Città del Vaticano, Museo Chiaramonti, Musei Vaticani |
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Tricarico [I] (MT),
Statuetta d'argento, fronte e profilo. Trovata all'interno
della cella del tempio P di Tricarico al livello della fondazione. 26,59
gr.; h=4,1cm. III sec. a.C. |
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Italia
Meridionale, Sicilia e Magna Grecia |
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Favella [I]
(CS), Venere A di Favella 7000-3500 aC Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma |
Favella [I] (CS),
Venere B di Favella. 7000-3500 aC Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma |
Messina [I] (ME),
Prima età del bronzo, III millennio a.C
|
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Localizzazione
delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio dell'Italia meridionale
e della Sicilia |
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Megara Iblaea [M.GR-Sicilia]
DeaMadre, 550 a.C.
Kourotropos. Museo di Siracusa |
Selinunte [M.GR-Sicilia], oppure
Gela [id] Athena
Lindia, 550-500 a.C. Terracotta a stampo.
h=cm. 19 |
Nascita di Afrodite.
[M.GR-Sicilia],
299-250 a.C. - Coroplastica italiota, h=cm. 19,2
Milano (MI), Museo Archeologico |
Figura femminile in tempietto [M.GR-Sicilia],
399-300 a.C. - Coroplastica italiota, h=cm. 21,6 Milano
(MI), Museo Archeologico |
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Sardegna
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Nata e sviluppatasi in Sardegna la civiltà
nuragica abbraccia un periodo di tempo che va dalla piena età
del Bronzo (dal 1700 a.C.) al II secolo d.C., ormai in piena
epoca romana. |
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Macomer,
Sardegna [I] (a) Neolitico? h.=cm.14. Vista di fianco, a destra vista di fronte > |
Macomer, Sardegna [I]. (a1) Forse
databile al 10.000 aC, quindi Paleolitico finale. Notare
la presenza del solo seno sinistro |
Sardegna (I), [c] |
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Santa Mariedda, [I] Olbia, Sardegna circa 4.500 aC |
Sardegna [I], donna
con polos. Alabastro, H=18 cm. 2.500 a.C.
Santa Mariedda?Museo
Archeologico di Cagliari |
Sardegna (I), Dea Madre, 4000/3400
aC. |
Localizzazione
delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio della Sardegna |
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riproduzione,
fonte non nota |
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Conca
Illonis [I], (OR) Cabras.
Cultura di Bonu Ighinu, Terracotta. H=5 cm. 4.500 a.C.
Forse di derivazione assira. (G. Lilliu) Collezione
privata |
297. Indicato come Serbia
(Vrsac, Voivodina) ma forse dalla Romania: Dea-uccello
della cultura Goulmenita. 3000 a.C. |
248. Serbia, Vrsac.
Notare il confronto con 297 e con la dea madre di Conca Illonis. |
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Sardegna [I], (CA) Sa
Mandara - Samassi. Cultura di Bonu Ighinu. H=58 cm. Granito, giallo-ocra.Museo
Archeologico di Cagliari |
Sardegna
(I), [b], Cabras, località
Cuccuru Arrius: dea madre stante. Calcarenite giallina, ipogeo n. 386 (Da Lilliu, 1999) |
Sardegna (I), [b] |
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riproduzione,
fonte non nota |
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Cùccuru Arrìus (I),
Cabras, loc. Cùccuru Arrìus. Statuina femminile dall'ipogeo
n.420 |
Sardegna (I) (d),
Decimoputzu, Loc. Su cungiau de Marcu.
Bronzetto(?) di età nuragica, Dea Madre |
Carbonia [I] (CI),
necropoli ipogeica di Cannas di Sotto: Tomba XII. Statuina femminile in
argilla . Cultura Abealzu-Filigosa.
Metà del III Mill. a.C. |
Bonu Ighinu [I],
Neolitico Medio (4000-3000 a.C.) Cultura di Bonu Ighinu Calcare tufaceo tenero; a sx. esempl. da Muros, h=cm.11 (x 6,5); a dx. esempl. da Olbia, h=15 (x 8,7) Museo Nazionale "Giovanni Antonio Sanna", Sassari |
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Sardegna (I),
Perfugas, loc.
Sos Badulesos: Dea Madre con bambino al seno |
Sardegna (I), Idolo
femminile rappresentante la Dea Madre da Su Crocifissu Mannu (Cultura di Ozieri, 4000-3200 a.C. - età del rame 3200-200 a.C.) |
Sardegna (I), Idolo femminile
detto "La dea-madre dormiente" |
Sardegna (I), Dea-Madre di Mogoro.
h=3.8 cm. Argilla. |
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Grotta naturale
di Monte Meana, Santadi (CI), a sud ovest di Cagliari, da cui dista circa
60 km. - IV e III mill. a.C. Museo Archeologico Nazionale di Cagliari |
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Monte Meana-Santadi La valle di Su Benatzu caratterizzata da modellate colline paleozoiche che hanno favorito il fenomeno carsico molto diffuso nel Sulcis-Iglesiente, è stata frequentata dal Neolitico antico fino all’età romana. La grotta si apre sul versante occidentale del complesso carsico del monte Meana, diviso dalla valle del rio Cambudu a Nord, dalla più famosa grotta “Pirosu” dove popolazioni nuragiche vi hanno edificato un luogo di culto. L’attività estrattiva di onici e bariti portata avanti negli anni 1950-’60 nel territorio non ha risparmiato la grotta. Le devastazioni non hanno comunque impedito di recuperare in anfratti e piccole nicchie, preziose testimonianze archeologiche dell’uomo del Neolitico medio e recente (IV e III mill. a.C.). Da un breve cunicolo scampato agli sconvolgimenti provengono tre statuine femminili in osso, che rappresentano la Dea Madre. Sono raffigurate in posizione stante, con le braccia conserte e bacino ben delimitato a simboleggiare la fertilità. |
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Sardegna (I) [a]
Dea-Madre di Santadi. S i intuisce una probabile posizione seduta. La testa risulta molto allungata e di grandi proporzioni, ma, a differenza delle altre due statuine, vi è in questa un accenno al particolare del collo, determinato da un restringimento del cilindro. Le braccia conserte delimitano un petto a forma di trapezio con la base maggiore in basso.Osso |
Sardegna (I) [b],
Dea-Madre di Santadi. Stile Geometrico
volumetrico Alt. 7,35 cm , Osso.Caratteristiche comuni
sono la testa a cilindro molto allungata e sproporzionata con occhi incisi
ma priva di bocca. Porta un polos e ha le braccia conserte. |
Sardegna (I) [c] Dea-Madre
di Santadi.. Sulla capigliatura o parrucca,
lunga fino alla spalle, emerge un rilievo a cercine. Altra caratteristica
che la distingue dalle altre è la posizione delle braccia
conserte, aderenti al busto (posizione in cui, ancora oggi, la
donna sarda ama atteggiarsi). Il triangolo pubico è appena segnato
in rilievo, ma in compenso il profilo risulta più movimentato e
meno rigido, soprattutto all’altezza di glutei. |
Sardegna (I) [d] Venere di
Tatinu. La statuina è estremamente
stilizzata e ridotta in forma geometrica ancor più rispetto a quelle
di Monte Meana.La forma è a “spatola”, tranne la testa
che mantiene lo schema cilindrico allungato, formando elemento unico con
il collo. Un semplice accenno all’arcata sopraciliare, al naso a
“T”, all’incisione orizzontale della bocca, ne indica
il volto, racchiuso in un contorno rettangolare. Osso |
|
(fonte)
comune
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Sassari [I] (66),
Sardegna prenuragica necropoli
ipogeica di Monte d'Accodi:Tomba II. Statuina femminile
a placca traforata in marmo (da Giovanni
Lilliu) |
Sassari [I] (67),
Sardegna prenuragica ipogeo di Portoferro:
statuina femminile in marmo con foro di restauro alla
base del collo. (da Giovanni Lilliu) |
Sassari [I] (69),
Sardegna prenuragica, ipogeo di Portoferro:
frammento di statuina femminile in marmo (da Giovanni
Lilliu) |
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Sassari (I) (76),
Sardegna prenuragica, ipogeo di Marinaru:
statuina femminile a placca traforata (da Giovanni Lilliu) |
Alghero (I) (75),
Sardegna prenuragica, necropoli ipogeica
di Anghelu Ruju: Tomba XX bis. Statuina femminile a placca
traforata (da Giovanni Lilliu) |
Sassari (I) (71),
Sardegna prenuragica, ipogeo di Portoferro:
frammento di statuina femminile di marmo in
veduta di retroprospetto e frontale
(da Giovanni Lilliu) |
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Sardegna [I],
(0) Cultura di Ozieri,
fine V millennio a.C.: 4.200/4.000 aC. (3.300-2.880 aC.
secondo Lilliu) cm. 9 circa (*)
Nudo rigido in alabastro a forma di T.
Le braccia incrociate formano un rettangolo con la parte superiore del
corpo |
Sardegna [I] (2)
Scultura litica antropomorfa,"Madre mediterranea".
Forse la stessa della seguente (3)
|
Sardegna [I] (3),
Dea della morte. 3000 a.C. Forse la stessa della precedente (2) Museo Archeologico Nazionale di Cagliari |
Turriga Senorbì [I]
(4), Sardegna 2500 a.C. Museo Archeologico Nazionale di Cagliari |
Turriga Senorbì [I]
(5), Sardegna, villaggio
preistorico di Turriga. 2500 aC Museo Archeologico Nazionale di Cagliari |
ILDD,
Tav, 16 ACL171,
209 Lilliu |
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Sardegna [I],
1.500 a.C. Madre e figlio di epoca nuragica. h=cm.10 |
Sardegna [I],
1.000 a.C. Madre e figlio di epoca nuragica. h=cm.10 |
Sardegna [I], Carbonia.
Astarte, dal tempio sardo-fenicio
di Monte Sirai. 750-700 a.C. |
Sardegna [I], Lamina
d'oro; Civiltà Fenicio-Punica VII-IV sec.a.C. Museo Nazionale "Giovanni Antonio Sanna", Sassari |
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