Raffigurazioni femminili nell'Antichità
Schema degli inserti
Ultimo aggiornamento di questa pagina:
Domenica 29 Settembre, 2019 15:35
FOTO
       
dal NEOLITICO all'Età dei Metalli nella penisola Italiana
Datazione assoluta, circa 7.000 a.C. / Età Romana
       
NOTA: Alcune immagini (*) possono essere ingrandite cliccandoci sopra.    
      _______________
Neolitico. Periodo che corrisponde alla più recente età della pietra. Si pone dal 7° al 2° millennio a.C. e si distingue per l'allevamento e la coltivazione dei campi. La forma di vita sedentaria portò nel Vicino Oriente, fin da 7.000 anni a.C., alla formazione di insediamenti simili a città, talvolta a città fortificate. Nella lavorazione della pietra vi è l'innovazione della levigatura, sebbene rimangano in uso anche molti tipi di utensili mesolitici. E' particolarmente importante il sorgere della tessitura e della ceramica; la tecnica della lavorazione dell'osso assume notevole portata. [GEIUP, 534]
DESCRIZIONE
       
FONTE (finché dura)
I  T  A  L  I  A
_________________________
   
Italia Centro-Settentrionale
 
   
   

Teglio di Valtellina [I] (SO), Stele della Grande Madre III mill. a.C.
Museo archeologico di Palazzo Besta

Localizzazione delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio dell'Italia centro-settentrionale.

www.atlascoelestis.com
venere del Gaban
Venere del Gaban
Gaban [I] (TN),   riparo [2] (*)
Trentino-AltoAdige 10 cm;
7.000/5.000 a.C.; Mesolitico;
Riparo Gaban, Trentino-Alto Adige, corno di cervo
Museo Tridentino di Scienze Naturali,   (TN)

Riparo del Gaban [I] (TN), Mesolitico

Statuetta femminile su corno di cervo

Gaban [I] (TN), riparo [1] (*)
Trentino-AltoAdige. Neolitico antico.
Osso, 5.000/4.000 aC. h=cm 6.
La parte inferiore e quella posteriore della statuetta, testa esclusa, sono colorate con ocra rossa.
Museo Tridentino di Scienze Naturali, (TN)
HSS-A&S, fig. 122
Cortesia: Giuseppe De Micheli
omero.humnet.unipi
HSS-A&S, fig. 123
Cortesia: Giuseppe De Micheli
.
Venere di Vicofertile
 

Vicofertile [I] (PR) (*) Dea Madre. 4.500 a.C. Lunghezza=20cm. circa
Cultura dei Vasi a bocca quadrata.
Statuetta ad uso funerario.

 
Moncigli [I] (MS), Scultura litica antropomorfa (Disegno). h=mt.1, Eneolitico, III millennio a.C.
Museo Archeologico del Castello di Pontremoli, Italia.
http://www.archeobo.arti  
(fonte)
(fonte)
 
http://www.museoorigini.it/
 

Arene Candide [I] (1) (SV), scultura antropomorfa femminile in terracotta. Priva originariamente di braccia e con testa rotta e non trovata. h=cm.7. Neolitico
Museo Archeologico di Genova Pegli

Arene Candide [I] (11) (SV), Terracotta, Neolitico
Arene Candide [I] (12) (SV) Finale Ligure. Una statuina femminile di terracotta dalla Caverna delle Arene Candide
Museo archeologico del Finale.
   
museo origini.it
speleoclubdelaude
(fonte)

Italia Centro-Meridionale

 

Localizzazione delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio dell'Italia centro-meridionale.
     
Venere di La Marmotta
     
Bracciano [I] (RM), 7000/3500 a.C. (*) Neolitico Antico, Venere de La Marmotta, ritrovata sotto il pavimento di una capanna-santuario.
Steatite verde, mm.48 mm x22,44
Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini.
Grotta Pacelli [I] Castellana Grotte (BA)  terra cotta, H= 9,4 cm   3.500 a.C.
   
blog.libero.it/MadreTerra/
ACL171, 271
Dea Madre o dea delle Acque
figurina femminile

Passo di Corvo (FG) [1a], Segni a M appaiono ... in particolare al di sotto dei seni, fonte del latte e del nutrimento. ... questa statuetta con maschera e collana a forma di V ha M sulla parte posteriore. Si notano le farfalle, simboli di rigenerazione, sotto le M.     Neolitico dell'Italia Meridionale. Passo di Corvo, presso Foggia; 5700-5300 a.C.; alt. 6.5 cm.

Marija Gimbutas, Il linguaggio della Dea, Milano 1990, fig. 36, pag. /23

Passo di Corvo (FG) [1], statuetta in ceramica proveniente dal fossato Alpha, 5700/5300a.C. .Rappresenta una divinità probabilmente connessa al mondo delle acque, come sembrano indicare gli ideogrammi a zig-zag e a clessidra incisi sotto il petto.
Da S. Tinè "Passo di Corvo e la civiltà neolitica del Tavoliere" Genova 1983.
Passo di Corvo (FG) [2], Neolitico, 5700-5300 a.Cstatuetta in ceramica proveniente dal fossato Alpha.
Canne della Battaglia [I] (FG), la Dea madre VI millennio a.C., statuetta neolitica in argilla venuta alla luce nel 1984 sulla collina di Canne
ILDD, /23
PCCNT
iias.it     
http://www.panoramio.com
.
Dea Madre (?) di Bisceglie

Sterparo [I] (FG) Stele femminile. Eneolitico, 2500/2000 a.C.

Museo Civico di Bovino

Castelluccio dei Sauri [I] (FG) Stele 1 -  Eneolitico, 2500/2000 a.C.
Cala Scizzo [I] (BA)
Grotta marina - TerracottaEtà del Bronzo
Iapigia [I], Terracotta, DaunianoIII, 400/300 a.C.   -    h=cm.16,7  Collezione privata
Bisceglie (I) (BA) - Pietra della dea Madre (?)
Le Are Cultuali attestano lunghe frequentazioni nell’Età del Bronzo, legate al Culto delle Acque.
Statua-menhir muliebre, “Dea Madre” con accenni ad organi sessuali femminili. h 70 cm, 56 cm l.
da un dépliant di PromoDaunia
www.artepreistorica.com/
speleoclubdelaude
www.christies.com
associazioneitaloellenica
Copricapo rituale da Nola
Venere di Nola
Venere di Nola

Nola [I] (NA), Copricapo rituale femminile in denti di maiale e placca                ossea.    Età del Bronzo              Museo Storico ed Archeologico di Nola

Nola [I] (NA) Capanna 4, Statuetta femminile in un'intercapedine, divinità agricola. Età del Bronzo, 1550 a.C. ; h=10 cm, argilla modellata a mano.

Museo Storico ed Archeologico di Nola

Presenzano (CE) , statuetta fittile femminile. VI-V Sec. a.C.

Teate (Chieti) [I] antefissa tipo potnia theron, dal frontone del tempio B della Civitella di Teate, ceramica
Chieti, Museo della Civitella
foto dell'autore
foto dell'autore
  SAN, 53
(fonte)
.

 
Capua [I] (CE) [13], Tomba 281 - 800 aC circa - Fase 1B
Pendagli antropomorfi (9-10).
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Capua [I] (CE) Statuetta
femminile stante.
II Secolo d.C. - Calcare
Museo Campano di Capua

 

Nemi [I] dal Santuario di Diana. 350 a.C.

Etrusco?

Pompei [I] Afrodite Anadyoméne, “sorgente dal  mare”, copia dalla tavola di  Apelle, 305-300 a. C., affresco  del IV stile iniziale.   Braccia alzate   55-60 d. C.,
Pompei, Regione VI, 15, 7-8, Casa del Principe di Napoli
foto dell'autore
foto Luigi Candurro (UAN)
 
(fonte)
(fonte)
Le Matres Matutae del fondo Patturelli a Capua
 
Madre di Capua (Mater Matuta?)

Tra i numerosi reperti rinvenuti nel Fondo Patturelli di Capua, spiccano le numerose statue delle "madri" (comunemente identificate con la Mater Matuta) con bambini in grembo, avvolti in fasce. Il soggetto è sempre lo stesso: una donna dall'aspetto austero e imponente seduta su una sedia o su un trono con uno o più bambini in braccio (si arriva fino a dodici) che talvolta allatta a seno nudo. La donna è rivestita da un chitone di foggia greca. Le sculture sono state eseguite fra la fine del V e la fine del II secolo a.C.  Nelle statue più antiche è in genere presente un solo bambino, le più recenti appartengono alla fase di vita romana della città e sono caratterizzate da bambini vestiti alla foggia romana, raffigurati in piedi presso il trono e dalla presenza di iscrizioni sulla spalliera. Sono tutte realizzate in tufo grigio (ignimbrite campana di facies grigia) presente in abbondanza in tutta la regione, il che dimostra la produzione locale.

Alcune caratteristiche "arcaiche" sopravvivono in esemplari più recenti (prima metà del IV secolo aC) che mostrano influssi di arte siceliota (magno-greca; vedi anche in questa pagina la Dea Madre di Megara Iblea, 550 a.C. al Museo di Siracusa) e di arte etrusca.

I numeri associati alle singole immagini non sono indicativi di un ordine cronologico ma solo funzionali al loro inserimento.

Capua [I] (CE) [1], Madre capuana prearcaica (VII sec.a.C.?)
Museo Campano di Capua

foto dell'autore
         
Madre di Capua (Mater Matuta?)
Madre di Capua (Mater Matuta?)
Madre di Capua (Mater Matuta?)
Madre di Capua (Mater Matuta?)

Capua [I] (CE) [2],   Madre capuana (VI/I sec. a.C)
Museo Campano di Capua

Capua [I] (CE) [3], Madre capuana
(VI-I sec. a.C)
Museo Campano di Capua

Capua [I] (CE) [5], Madre capuana
(VI-I sec. a.C)
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [4], Madre capuana
(VI-I sec. a.C)
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [12],   Madre capuana (VI/I sec. a.C) con 12 bimbi.
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
ilcerchiodellaluna
riproduzione, fonte non nota
     
Capua [I] (CE) [47] - Mater Matuta
con 2 bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [48] - Matres Matutae
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [51] - Matres Matutae
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
       
Capua [I] (CE)(*) [52] Stele con immagine di cinghiale e scritta in osco
Capua [I] (CE) [53] Mater Matuta
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [54] Mater Matuta
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [55] (*) Matres Matutae
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
         
Capua [I] (CE) [56] Mater Matuta
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [57] Mater Matuta
con 12 bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [57] Mater Matuta
con 6 bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [61] Mater Matuta
con 12 bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [61] Offerente
caso unico. Testa non pertinente
Museo Campano di Capua.  (nota 2)
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
     
Capua [I] (CE) [62] Mater Matuta
con 8 bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [64] Mater Matuta
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [68] Matres Matutae
con 2 bambini
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
     
Capua [I] (CE) [69] Mater Matuta
con 1 bambino
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [70] Matres Matutae
con bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [71] Matres Matutae
con bambini
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
     
Capua [I] (CE) [72] Matres Matutae
con bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [73] Matres Matutae
con bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [76] Mater Matuta
di piccole dimensioni
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
foto dell'autore
     
Capua [I] (CE) [77] Matres Matutae
con bambini
Museo Campano di Capua
Capua [I] (CE) [78] Matres Matutae
con bambini
Museo Campano di Capua
foto dell'autore
foto dell'autore
________________________
__________________________
_________________________
_________________________
_________________________

Valle d'Ansanto [I], Rocca San Felice (AV) MEPHITIS [1], (*)
Xoanon ligneo VI sec.aC, nota 1 figura maschile (?), h=140 cm. Stipe votiva del santuario della dea Mefite
da un depliant del Museo Archeologico Irpino di Avellino

Valle d'Ansanto [I], Rocca San Felice (AV) MEPHITIS [2].
Età Romana.
Museo Archeologico Irpino di Avellino

Paestum [I] (SA), circa 3500 a.C. Neolitico. Statuetta fittile femminile dallo scavo presso il c.d. Tempio di Cerere.
depliant del Museo Archeologico Irpino
depliant del Museo Archeologico Irpino
PPTP,18
Grande Madre Cibele
Hecate Chiaramonti

Rapino [I] (CH), frammento, Museo Archeologico Nazionale di Chieti

 

Rapino [I] (CH), Dea di Rapino.
"Ceria Giovia", Marrucini; età del bronzo (?)
Museo Nazionale di Chieti
Ostia (I), Grande Madre Cibele
Ecate Chiaramonti (I), scultura romana della triplice Ecate, successiva ad un originale Ellenistico,
Città del Vaticano, Museo Chiaramonti, Musei Vaticani
 http://www.inabruzzo.it/
xoomer.alice.it/davmonac/ 
succodilimone
wikipedia
         
     
Tricarico [I] (MT), Statuetta d'argento, fronte e profilo. Trovata all'interno della cella del tempio P di Tricarico al livello della fondazione. 26,59 gr.; h=4,1cm.  III sec. a.C.
     
NTCT, 259.
         

Italia Meridionale, Sicilia e Magna Grecia
Venere A di Favella
Venere B di Favella
Venere di Messina
Favella [I] (CS), Venere A di Favella  7000-3500 aC
Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma
Favella [I] (CS), Venere B di Favella.  7000-3500 aC
Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma
Messina [I] (ME), Prima età del bronzo, III millennio a.C
european virtual museum
european virtual museum
http://www.brown.edu
Localizzazione delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio dell'Italia meridionale e della Sicilia
Megara Iblaea [M.GR-Sicilia] DeaMadre, 550 a.C. Kourotropos. Museo di Siracusa

Selinunte [M.GR-Sicilia], oppure Gela [id] Athena Lindia, 550-500 a.C. Terracotta a stampo. h=cm. 19
Milano (MI), Museo Archeologico

Nascita di Afrodite.      [M.GR-Sicilia], 299-250 a.C. - Coroplastica italiota, h=cm. 19,2 Milano (MI), Museo Archeologico
Figura femminile in tempietto [M.GR-Sicilia], 399-300 a.C. - Coroplastica italiota, h=cm. 21,6 Milano (MI), Museo Archeologico
  csssstrinakria.org
lombardiabeniculturali.it
lombardiabeniculturali.it
lombardiabeniculturali.it
         

Sardegna
 
Nata e sviluppatasi in Sardegna la civiltà nuragica abbraccia un periodo di tempo che va dalla piena età del Bronzo (dal 1700 a.C.) al II secolo d.C., ormai in piena epoca romana.
http://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0_nuragica
venere sarda
Macomer, Sardegna [I] (a) Neolitico? h.=cm.14.
Vista di fianco,
a destra vista di fronte >

Macomer, Sardegna [I]. (a1) Forse databile al 10.000 aC, quindi Paleolitico finale. Notare la presenza del solo seno sinistro
Sardegna (I), [c]
GEIUP, 395
http://shardanapopolidelmare.
www.nissaba.nl/nisphp/
Santa Mariedda, [I]
Olbia, Sardegna
circa 4.500 aC
Sardegna [I], donna con polos. Alabastro, H=18 cm. 2.500 a.C. Santa Mariedda?Museo Archeologico di Cagliari
Sardegna (I), Dea Madre, 4000/3400 aC.
Localizzazione delle Veneri Neolitiche rinvenute sul territorio della Sardegna
http://spazioinwind.libero.it/
riproduzione, fonte non nota
www.ilcerchiodellaluna.it/
   
Conca Illonis [I], (OR) Cabras. Cultura di Bonu Ighinu, Terracotta. H=5 cm. 4.500 a.C.   Forse di derivazione assira. (G. Lilliu) Collezione privata
297. Indicato come Serbia (Vrsac, Voivodina) ma forse dalla Romania: Dea-uccello della cultura Goulmenita. 3000 a.C.
     248. Serbia, Vrsac       Notare il confronto con 297 e con la dea madre di Conca Illonis.
   
fonte
Collezione privata
Collezione privata
 
 
Sardegna [I], (CA) Sa Mandara - Samassi. Cultura di Bonu Ighinu. H=58 cm. Granito, giallo-ocra.Museo Archeologico di Cagliari
Sardegna (I), [b], Cabras, località Cuccuru Arrius: dea madre stante.
Calcarenite giallina, ipogeo n. 386 (Da Lilliu, 1999)
Sardegna (I), [b]
 
riproduzione, fonte non nota
ACL171, 164
ILDD, tav.15
 
Cùccuru Arrìus (I),  Cabras, loc. Cùccuru Arrìus. Statuina femminile dall'ipogeo n.420
  Sardegna (I) (d), Decimoputzu, Loc. Su cungiau de Marcu. Bronzetto(?) di età nuragica, Dea Madre
Carbonia [I] (CI), necropoli ipogeica di Cannas di Sotto: Tomba XII. Statuina femminile in argilla . Cultura Abealzu-FiligosaMetà del III Mill. a.C.
Bonu Ighinu [I], Neolitico Medio (4000-3000 a.C.)
Cultura di Bonu Ighinu Calcare tufaceo tenero;
a sx. esempl. da Muros, h=cm.11 (x 6,5); a dx. esempl. da Olbia, h=15 (x 8,7)
Museo Nazionale "Giovanni Antonio Sanna", Sassari
www.ztaramonte.it
http://www.webinsardinia.com/ + ACL171, 164
http://www.ztaramonte.it/
    www.museosannasassari.it
         
 
Sardegna (I), Perfugas, loc. Sos Badulesos: Dea Madre con bambino al seno
Sardegna (I), Idolo femminile rappresentante la Dea Madre da Su Crocifissu Mannu
(Cultura di Ozieri, 4000-3200 a.C. - età del rame 3200-200 a.C.)
  Sardegna (I), Idolo femminile    detto "La dea-madre dormiente"

Sardegna (I), Dea-Madre di Mogoro. h=3.8 cm. Argilla.
Cultura di Ozieri, Prenuragica
3200-2800 a.C.
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale

 
ACL171, 169
(fonte)
(fonte)
(fonte)
 
Grotta naturale di Monte Meana, Santadi (CI), a sud ovest di Cagliari, da cui dista circa 60 km.   -   IV e III mill. a.C.
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Monte Meana-Santadi
La valle di Su Benatzu caratterizzata da modellate colline paleozoiche che hanno favorito il fenomeno carsico molto diffuso nel Sulcis-Iglesiente, è stata frequentata dal Neolitico antico fino all’età romana.
La grotta si apre sul versante occidentale del complesso carsico del monte Meana, diviso dalla valle del rio Cambudu a Nord, dalla più famosa grotta “Pirosu” dove popolazioni nuragiche vi hanno edificato un luogo di culto.
L’attività estrattiva di onici e bariti portata avanti negli anni 1950-’60 nel territorio non ha risparmiato la grotta. Le devastazioni non hanno comunque impedito di recuperare in anfratti e piccole nicchie, preziose testimonianze archeologiche dell’uomo del Neolitico medio e recente (IV e III mill. a.C.).
Da un breve cunicolo scampato agli sconvolgimenti provengono tre statuine femminili in osso, che rappresentano la Dea Madre. Sono raffigurate in posizione stante, con le braccia conserte e bacino ben delimitato a simboleggiare la fertilità.
 
Sardegna (I) [a] Dea-Madre di Santadi.
S i intuisce una probabile posizione seduta. La testa risulta molto allungata e di grandi proporzioni, ma, a differenza delle altre due statuine, vi è in questa un accenno al particolare del collo, determinato da un restringimento del cilindro. Le braccia conserte delimitano un petto a forma di trapezio con la base maggiore in basso.Osso
Sardegna (I) [b], Dea-Madre di Santadi. Stile Geometrico volumetrico Alt. 7,35 cm , Osso.Caratteristiche comuni sono la testa a cilindro molto allungata e sproporzionata con occhi incisi ma priva di bocca. Porta un polos e ha le braccia conserte.
Sardegna (I) [c] Dea-Madre di Santadi.. Sulla capigliatura o parrucca, lunga fino alla spalle, emerge un rilievo a cercine. Altra caratteristica che la distingue dalle altre è la posizione delle braccia conserte, aderenti al busto (posizione in cui, ancora oggi, la donna sarda ama atteggiarsi). Il triangolo pubico è appena segnato in rilievo, ma in compenso il profilo risulta più movimentato e meno rigido, soprattutto all’altezza di glutei.
 
Sardegna (I) [d] Venere di Tatinu. La statuina è estremamente stilizzata e ridotta in forma geometrica ancor più rispetto a quelle di Monte Meana.La forma è a “spatola”, tranne la testa che mantiene lo schema cilindrico allungato, formando elemento unico con il collo. Un semplice accenno all’arcata sopraciliare, al naso a “T”, all’incisione orizzontale della bocca, ne indica il volto, racchiuso in un contorno rettangolare. Osso
(fonte) comune
Sardegna, Statuina femminile
Sardegna, Statuina femminile
Sardegna, Statuine femminili
Sassari [I] (66), Sardegna prenuragica necropoli ipogeica di Monte d'Accodi:Tomba II. Statuina femminile a placca traforata in marmo  (da Giovanni Lilliu)
Sassari [I] (67), Sardegna prenuragica ipogeo di Portoferro: statuina femminile in marmo con foro di restauro alla base del collo.  (da Giovanni Lilliu)
Sassari [I] (69), Sardegna prenuragica, ipogeo di Portoferro: frammento di statuina femminile in marmo (da Giovanni Lilliu)
http://www.ztaramonte.it/
http://www.ztaramonte.it/
http://www.ztaramonte.it/
Sardegna, Statuina femminile
Sardegna, Statuina femminile
Sardegna, Statuine femminili
Sassari (I) (76), Sardegna prenuragica, ipogeo di Marinaru: statuina femminile a placca traforata (da Giovanni Lilliu)
Alghero (I) (75), Sardegna prenuragica, necropoli ipogeica di Anghelu Ruju: Tomba XX bis. Statuina femminile a placca traforata (da Giovanni Lilliu)
Sassari (I) (71), Sardegna prenuragica, ipogeo di Portoferro: frammento di statuina  femminile  di  marmo  in  veduta   di  retroprospetto  e  frontale        (da Giovanni Lilliu)
http://www.ztaramonte.it/
http://www.ztaramonte.it/
http://www.ztaramonte.it/
Sardegna [I], (0) Cultura di Ozieri, fine V millennio a.C.: 4.200/4.000 aC. (3.300-2.880 aC. secondo Lilliu) cm. 9 circa (*) Nudo rigido in alabastro a forma di T. Le braccia incrociate formano un rettangolo con la parte superiore del corpo
Sardegna [I] (2) Scultura litica antropomorfa,"Madre mediterranea". Forse la stessa della seguente (3)

 

Sardegna [I] (3), Dea della morte.
3000 a.C.
Forse la stessa della precedente (2)
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
Turriga Senorbì [I] (4), Sardegna
2500 a.C.
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari 
  Turriga Senorbì [I] (5), Sardegna, villaggio preistorico di Turriga.   2500 aC
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
ILDD, Tav, 16  ACL171, 209 Lilliu
http://www.museoorigini.it
www.ilcerchiodellaluna.it/

http://spazioinwind.libero.it/

http://www.lamiasardegna.it
Sardegna [I],   1.500 a.C.  Madre e figlio di epoca nuragica. h=cm.10
Sardegna [I],   1.000 a.C.  Madre e figlio di epoca nuragica. h=cm.10
Sardegna [I], Carbonia. Astarte,       dal tempio sardo-fenicio di Monte Sirai. 750-700 a.C.
Sardegna [I], Lamina d'oro;
Civiltà Fenicio-Punica VII-IV sec.a.C.

Museo Nazionale "Giovanni Antonio Sanna", Sassari
www.ilcerchiodellaluna.it/
www.ilcerchiodellaluna.it/
queendido.org/solky.htm
museosannasassari.it
 

 

Home Page
Quadro generale
Per Contattarci
Bibliografia sito